A’ Maschkarata di San Mauro Cilento

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In un’area geografica ricca di contaminazioni ed elementi arcaici, l’Antico Carnevale di San Mauro Cilent0, a “Maschkarata”, rappresenta, nell’ambito dell’espressività contemporanea, uno dei migliori esempi di valorizzazione di saperi locali e di forma espressiva di identità territoriale che produce diversità culturale. La caratteristica sfilata, preceduta dal suono della “tofa” (buccina) che annuncia l’inizio della manifestazione, è il frutto di un mix di scene di teatro popolare che si intrecciano tra di loro e che rimandano alla commedia dell’arte in una versione popolaresca con personaggi stilizzati, che indossano maschere e costumi caratteristici e si esprimono con gesti codificati e stereotipati: una rappresentazione semplice e spontanea di alcuni elementi archetipi della vita umana, tra la vita e la morte, nel susseguirsi delle stagioni, con coreografie, abiti e maschere fatte a mano. La stesura di questo “romanzo popolare”, oltre al recupero di elementi ancestrali, si avvale della tecnica dell’ironia per affrontare tematiche quali il lavoro, la differenziazione sociale, il timore dell’aldilà.  Dalle scene più caratteristiche come il “ballo delle spose” e il funerale di “Carnuluvaro”, con il grande falò organizzato nella piazza, alle gag comiche improvvisate dai personaggi singoli che coinvolgono attivamente il pubblico spettatore. L’aspetto comico si lega però, indissolubilmente, a quello malinconico della vita rurale cilentana dando vita ad una forma di “riscatto provvisorio”: al ceto popolare subalterno viene concesso, per qualche giorno, di mettere in scena vizi, difetti e contraddizioni di coloro che detengono il potere  .

“Hai mai sentito parlare di questa tradizione nella tua famiglia?”